Le dieci domande che ti faranno al primo colloquio

Rispondi correttamente al colloquio di lavoro

Sapere in anticipo che domande ti faranno al primo colloquio è un vantaggio strategico, soprattutto se ti preparerai per rispondere in modo sicuro e fluido. Molte domande nei colloqui di lavoro sono sempre più o meno le stesse. In questo articolo capiamo insieme se c'è un modo furbo per rispondere.

1 Parlami un po' di te

È un super-classico. Non annoiare l'interlocutore con la tua storia dalle elementari ad oggi, preparati una frase concisa he ti descriva.

Il discorso deve essere semplice, comprensibile e, perché no, d'effetto. Prosegui poi con le esperienze personali o professionali che qualificano la tua candidatura per la posizione ricercata. Evidenzia i tuoi punti di forza relativi alla posizione!

Evita di parlare dei momenti tristi, capitano a tutti, punta a catturare l'attenzione dell'interlocutore positivamente.

2 Cosa ci facciamo qui? Perché vuoi cambiare lavoro?

Se sei stato lasciato a casa dillo chiaramente, se l'azienda ha operato tagli o ha chiuso spiegalo con onestà.

Se sei stato licenziato non nasconderlo e spiega le motivazioni (sii sincero, il tuo interlocutore potrebbe contattare il tuo precedente datore di lavoro), cerca magari di far capire cosa hai imparato dall'esperienza.

Diversamente, se vuoi lasciare il tuo posto di lavoro corrente non parlarne MAI negativamente.

Sii sempre positivo, ne gioverà tutta la tua carriera!

"Sono 3 anni che occupo la posizione corrente e adesso vorrei approfondire i temi da voi proposti..."

"Sono convinto che la posizione che offrite può essere lo stimolo a una crescita personale".

3 Come ti vedi tra 5 anni

È una domanda che i recruiter fanno per capire se la posizione aperta è in linea con le tue aspettative.

Prepara una risposta sensata (tutti vorremmo essere milionari su uno yacht) e considera che l'inserimento in azienda di una persona è sempre un investimento per l'impresa (nessuno assumerebbe mai uno che ha piani incompatibili con la vita lavorativa)!

Parla dei tuoi obiettivi, della famiglia e del lavoro.

"Tra cinque anni vorrei essere una persona serena e realizzata, che lavora con soddisfazione e professionalità nella vostra impresa".

Sii sincero, è importante!

4 Cosa sai della nostra azienda?

Semplice: vai su internet, clicca il sito aziendale e vai sulla pagina "chi siamo". Leggi, capisci cosa fanno, capisci in cosa credono. Raccontaglielo, senza ostentare saccenza.

Il recruiter vuole solo capire se sei stato in grado di documentarti, vuole capire se ci tieni. Poi, se ce la fai, cerca di trovare dei punti di contatto tra l'azienda e la tua persona.

Usa parole come:

"sono valori che condivido perché la mia persona..."

"credo molto in quello che proponete perché penso che..."

...rafforzano l'appetibilità della tua candidatura!

5 Quali sono i tuoi punti di forza? E i punti deboli?

Preparati a rispondere sinceramente. Se non prepari prima questa domanda risponderai in modo inaccurato, dando le risposte che pensi si voglia sentire il tuo interlocutore. Niente di più sbagliato!

Preparati 5 punti di forza e 5 punti deboli. Ragionaci con calma, sii specifico e identificali nella tua carriera. Preparati a spiegare ciascun punto e ragiona su come puoi migliorare i punti deboli.

6 Quali risultati professionali hai raggiunto?

Identifica un risultato tangibile, misurabile e documentabile.

"Ho migliorato il grado di soddisfazione del cliente del x%"

"lo scontrino medio è passato da X a Y"

e così via.

Se il risultato non può essere generalizzato sul team di lavoro o sull'azienda, cerca un beneficio personale:

"ho migliorato la mia performance"

e spiega in quale modo. In generale riuscire a portare dei numeri è la cosa migliore. Per esempio:

"dopo sei mesi sono passato da 100 pratiche al mese a 160 pratiche".

7 Perché c'è una interruzione della tua carriera?

Capita che ci sia un periodo in cui non si ha lavorato, le cause possono essere diverse:

  • salute
  • impegni personali
  • formazione
  • disoccupazione

L'importante è poter documentare sempre e comunque un momento di crescita personale. Pensa a qualcosa che hai fatto in quel periodo e che ti ha arricchito.

8 Come te la cavi a lavorare sotto stress?

La gestione dello stress è un punto fondamentale per la riuscita professionale.

Rispondendo a questa domanda devi dimostrare che riesci a gestire dei momenti altamente stressanti, portando un esempio convincente.

Spiega come hai fatto per superarlo praticamente, indicando le strategie che hai attuato.

9 Quante palline da tennis stanno in una jeep?

A questa domanda, così come a tutte le domande "impossibili", sorridi.

La risposta non la sa neanche il recruiter. Non ti sta chiedendo un numero, no! Ti sta chiedendo una soluzione.

Tu il numero non lo sai, ma puoi immaginarti come risolvere il problema. Diglielo...

"allora, dipende dal volume della pallina e dal volume degli interni della jeep. Quindi ho bisogno di sapere il volume di una pallina da tennis standard, è il modello della jeep..."

10 Hai domande?

Fai tutte le domande che vuoi ma non fare QUELLA DOMANDA.

Come "quale domanda?"

L'unica domanda che invaliderà tutti i tuoi sforzi. Sei al primo colloquio, non chiedere dettagli sulla paga, sul livello, sul contratto.

Non chiedere. Lascia che sia l'azienda a farti una proposta economica, di solito avviene al secondo o al terzo colloquio.